
"Tutto il potere dell’adulto deriva dalla possibilità che ebbe il piccino progenitore di realizzare appieno la segreta missione che gli era stata affidata"
Maria Montessori
La vocazione di Maria Montessori era quella di aiutare i bambini a trovare una vocazione. Infatti il metodo Montessori piu che un metodo educativo è un aiuto alla vita, perchè aiuta il bambino a sviluppare il suo potenziale e a trovare la sua strada.
La parola vocazione deriva dal latino vocatio- vocationis, che significa chiamata, invito, in senso figurato essere predisposto a, movimento interiore. La radice sanscrita di labor è rabh, che significa afferrare e in senso figurato, orientare la volontà, il desiderio. In tedesco sia per chiamata che per vocazione si può usare la parola Berufung da cui deriva la parola Beruf- lavoro, in latino labor. Questo mi ha spinto a chiamare labor le attività che organizzo perchè il loro fine è quello aprire o riaprire le porte che portano alla segreta missione, alla vocazione interiore.
Perchè in ognuno di noi abita il seme, la vocazione, la ghianda, lo slancio vitale, la tendenza attualizzante che aspetta solo di essere visto, riconosciuto e nutrito in modo che possa fiorire. Se lo ignoriamo, se ce ne allontaniamo ci rattristiamo e appassiamo.
I bambini, quando non sono ostacolati, manifestano liberamente il proprio potenziale, lavorando con slancio alla costruzione delle persone che saranno. Purtroppo, non vivendo in una società ideale gli ostacoli sono tanti ma possiamo affidarci ancora, alle osservazioni e ai principi e alle intuizioni di Maria e Mario M. Montessori, la cui validità, oggi le neuroscienze stanno dimostrando.
Se da adulti ci accorgiamo di esserci allontanati dalla nostra vocazione, di esserci dimenticati quali sono i nostri bisogni, valori, talenti ricordiamoci che abbiamo comunque e sempre la possibilità di ritrovarci, di riattivare il nostro potenziale e di riacquistare benessere.
"...poichè l’uomo non è mai qualcosa di definito, di statico, di compiuto, ma è in continua formazione, l’educazione deve continuare per tutta la vita...le stesse leggi psicologiche che reggono la vita psichica del fanciullo reggono anche quella dell’adulto e quindi gli stessi metodi che servono per l’educazione dell’uno, servono con opportuni ritocchi per l’educazione dell’altro..."
Roberto Assagioli