Beatrice Ciatta
Intelligenza numerica.
Aggiornamento: 17 mag 2022
Cosa significa intelligenza numerica? Significa intendere, comprendere le quantità.
Seppur la nostra vita sia costellata di numeri, il calendario, le scarpe, gli anni, l’ora, i numeri civici, quegli degli autobus, il piano di casa, le distanze etc. e seppur anche da questi esempi pare evidente che il numero è associato alla quantità, noi non esponiamo i nostri bambini alla quantità. A casa e spesso all’inizio anche a scuola la conoscenza del numero si basa sulle parole, quindi si lavora sull’intelligenza linguistica-verbale non su quella numerica.
E questo, più avanti, porta ad un errore che errore non è. Avete mai visto dei bambini scrivere centododici cosi, 10012?
Questo non è un errore, il bambino ha semplicemente capito il numero basandosi su un meccanismo fonologico e siccome gli è stato insegnato cosi, ha capito benissimo e scrive il numero seguendo lo stesso processo che lo porta a scrivere attacca-panni, asciuga-capelli, una parola segue l’altra. A proposito di parole, quanto ci impegniamo affinché i nostri figli imparino a parlare e abbiano fin da piccoli una buona proprietà di linguaggio?
E quanto ci emozioniamo e stiamo attenti quando iniziano a gattonare, camminare? gli offriamo subito occasioni sicure per sperimentare e se nostro figlio/a sembra aver difficoltà corriamo dal pediatra.
Giustamente al periodo sensitivo del linguaggio e a quello del movimento diamo molta attenzione e facciamo benissimo perché i meccanismi innati per evolvere hanno bisogno di esposizione continua, ma quanto e come esponiamo ai bambini la quantità?
Abbiamo già visto che spesso quando lo facciamo, lo facciamo in maniera scorretta, attraverso canzoni e filastrocche, attraverso le parole, ma mica ci viene in mente di aiutare, il bambino che inizia a camminare cantando con lui “mi appoggio al divano, mi alzo, sposto un piede…”ed il tutto restando seduti, o si?
La memoria verbale non può plasticizzare la zona del cervello addetta allo sviluppo motorio, cosi come non può plasticizzare la zona della quantità. Quando lo facciamo rendiamo stabili nella funzione cognitiva percorsi sbagliati, nel bambino si stabilizzano fatiche che diventano negli anni simili a disturbi. E’ come un sentiero nel bosco, se ci passiamo solo una o due volte dopo un po’ non lo vediamo più, sparisce, ma se ci passiamo tutti i giorni si delinea sempre più, fino a diventare un sentiero ben tracciato. Concludendo la cognizione di quantità resta a lungo in stato di abbandono educativo proprio nella fase in cui la mente assorbente del bambino potrebbe di più. Pensereste mai di lasciare i vostri figli nel silenzio? O seduti? O parlargli usando solo verbi all’infinito?
Cosa possiamo fare? Possiamo potenziare l'intelligenza numerica, insegnando da subito le strutture della cognizione di quantità.
Come? Giocando. Es.:
1) salendo le scale con un bambino piccolissimo si può dire, uno, ancora uno, un altro gradino e un altro ancora (non 1,2,3);
2) fai due salti in avanti, adesso ne facciamo insieme uno indietro, sali 3 gradini, scendi un gradino;
3) prendi due automobiline dalla scatola, passami un libro dallo scaffale; metti 4 cucchiaini nella lavastoviglie
4) metti una forchetta su ogni tovagliolo;
5) mettiamo in fila 10 sassi? Facciamo le torri i lego!
6) quando fate una passeggiata giocate insieme 2+4, 5+3, 6-1..fatelo camminando, un paio di mintuti al giorno.
Con i piccolissimi rimanete nell’ordine del 3/4. Coi più grandi esercitate il calcolo mentale, calibrando la difficoltà all’età del bambino.

Le mani sono il primo calcolatore, lasciategliele usare! Poi gli oggetti di uso quotidiano, gli elementi della natura e poi “giochi”automobiline, dadi, lego etc. e infine ed eventualmente qualche materiale di sviluppo.
Montessori non ha inserito l’intelligenza numerica nei periodi sensitivi, ma guardando il lavoro proposto ai bambini nella fase 3-6 e nei primi anni delle elementari è palese che l’ambiente, i materiali e le attività sono strutturate pensando al suo potenziamento.
Lettura consigliata:
Lucangeli D., Iannitti, A. Vettore M. "Lo sviluppo dell'intelligenza numerica" Ed. Carocci
Cerasoli A. "E' matematico" Emme Edizioni